Canali Minisiti ECM

Diabete: no a diete, integratori magici e false promesse cura

Diabetologia Redazione DottNet | 07/02/2020 21:11

Si rischia una malattia fuori controllo e serie complicanze

Le fake news possono indurre i pazienti diabetici a diete o terapie alternative e pericolose che, lungi dal consentire una guarigione definitiva attualmente impossibile, possono mettere in serio pericolo la salute delle persone con diabete. È l'allarme che arriva da Associazione Medici Diabetologi (AMD) e Società Italiana di Diabetologia (SID) che invitano i pazienti alla prudenza: dubitare delle pubblicità che promettono di 'curare' il diabete in via definitiva con diete miracolose e integratori alimentari, sottolineano in una nota congiunta Paolo Di Bartolo (nella foto), presidente AMD e Francesco Purrello, presidente SID.  Il diabete, al pari di altre condizioni croniche, come l'ipertensione e l'ipercolesterolemia si può trattare e tenere a bada, proteggendosi, così, anche dalle conseguenze di una glicemia fuori controllo (concentrazione di zucchero nel sangue non ben gestita, che può sfociare in pericolosi picchi glicemici) e dalle tante complicanze collegate alla malattia.

pubblicità

L'attività fisica e l'alimentazione, ricordano gli esperti, sono colonne portanti della gestione del diabete e possono fare la differenza, insieme alle terapie, tra un diabete ben gestito e uno fortemente scompensato. Ma pensare di poter 'curare', o addirittura di far scomparire il diabete con la sola dieta e una manciata di integratori è purtroppo pericoloso, avvertono. La rete e le pubblicità dei giornali sono purtroppo spesso un'insidiosa vetrina di 'sirene' e cattivi consiglieri, sottolineano Purrello e Di Bartolo.  Evitare dunque di affidarsi a integratori e diete senza averne prima discusso col proprio medico: integratori e altri prodotti da banco, oltre a non garantire controllo alcuno sulla glicemia, possono anche interferire con le terapie convenzionali in uso e vanificarne l'efficacia, quando non addirittura contribuire a causare pericolosi scompensi glicemici.

Commenti

I Correlati

Benini: "Solo con la piena collaborazione di tutte le parti si potrà fare fronte a questa criticità annosa del nostro sistema che rappresenta, ad oggi, un forte ostacolo al pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini"

Dieta Mediterranea, genere e microbiota intestinale influenzano una delle più diffuse patologie croniche

Al Monaldi nasce l’ambulatorio per la cura delle retinopatie diabetiche. La drammatica testimonianza di Elio Tronco, uno dei 460mila pazienti campani a rischio cecità a causa della retinopatia diabetica

Dal 10 al 28 giugno consulenze specialistiche gratuite per pazienti con tipo 2 in circa 50 centri

Ti potrebbero interessare

Benini: "Solo con la piena collaborazione di tutte le parti si potrà fare fronte a questa criticità annosa del nostro sistema che rappresenta, ad oggi, un forte ostacolo al pieno esercizio del diritto alla salute da parte dei cittadini"

Dal 10 al 28 giugno consulenze specialistiche gratuite per pazienti con tipo 2 in circa 50 centri

Candido, Amd: "Insulina settimanale prima rivoluzione per le persone con diabete, subito la disponibilità". Benini (Fand): "una notizia epocale per il concreto miglioramento della vita dei pazienti". Avogaro (Sid): "migliora il controllo glicemico"

Nervo: Reinserire il farmaco in fascia A o almeno di valutare la possibilità di mantenerlo rimborsabile per i soggetti con diabete in età scolastica

Ultime News

I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali

"La partecipazione della SImg arricchisce ulteriormente il già alto valore scientifico e professionale del Board, con i Medici di Medicina Generale di Simg che potranno fornire il proprio contributo"

La prevalenza d'uso aumenta all’avanzare dell’età, raggiungendo il 60% negli over 85. Nel 2022 gli antibiotici hanno rappresentato, con 938,6 milioni di euro, il 3,5% della spesa e l’1,4% dei consumi totali a carico del Ssn

La Corte dei Conti ha condannato il professionista perché avrebbe arrecato un danno erariale per l'ente costretto a risarcire la vittima